L’universo cruiser è già, se vogliamo, una nicchia, se poi si sconfina nella trazione elettrica come la Curtiss The One, il tutto diventa più delicato, ma non per questo la cosa deve assumere una connotazione negativa. Le auto alimentate a batteria sono ormai state, di fatto, sdoganate. Tesla ne è forse l’esempio più noto, seguito, oltre che da molti produttori di city-car, anche da Porsche, con la sua Taycan (La Porsche Taycan sfida le 911 GT3 RS e 911 GT3 Cup).
Nel settore delle due ruote la questione è un po’ più complicata, ma non mancano gli esempi in tal senso. Anche in questo caso sono aziende che non appartenevano al tradizionale estabilishment, ad aver fatto fare il salto di qualità alle due ruote alimentate a batteria. La californiana Zero Motorcycles e l’italiana Energica, che oggi fornisce le MotoE del Motomondiale, hanno infatti costruito le loro fortune sull’utilizzo degli accumulatori.
Non solo però, dal momento che sono scese in campo anche aziende arcinote come Harley Davidson, che ha introdotto sul mercato la Liwewire, pribra di ma moto elettrica della casa di Milwaukee. Ed un’altro brand USA, quel Confederate che adesso ha assunto il nome di Curtiss Motorcycles, si sta interessando al mondo degli accumulatori.
La Curtiss The One è infatti una cruiser alimentata a corrente. Caratterizzata da un design che fonde concetti steam punk e linee in stile post-atomico, sembra più massiccia di come si rivela una volta messa sulla bilancia. Lì infatti fa segnare un ottimo 193 kg, risultato ottenuto grazie all’ampio utilizzo della fibra di carbonio.
La disposizione radiale delle fuell cell che alimentano il motore ricorda per certi versi forme aeronautiche e la zona dove sono collocate (in basso) contribuiscono ad abbassare il baricentro. Un particolare refrigerante mantiene le batteria ad una temperatura ottimale. La trasmissione finale è a cinghia e gli ammortizzatori, sia anteriore che posteriore, sono regolabili.
Una caratteristica peculiare della Curtiss The One è data dalle possibilità di variare l’angolo del cannotto di sterzo tra 27° e 31°, cosa che fa variare l’interasse, l’altezza da terra e l’altezza della sella. Anche le pedane ed il manubrio sono regolabili. Il motore è in grado di fornire un picco di potenza di 217 cavalli ed una coppia di 369 Nm, ma viene limitato a 120 cv e 199 Nm di picco, e 87 cv e 162 Nm costanti.
Nelle intenzioni del costruttore, quelle di rendere disponibili gli aggiornamenti software via cloud ed il vendere, in futuro, la moto direttamente online, anche se questo al momento non è possibile. Per accaparrarsi una Curtiss The One, che verrà prodotta in soli 100 esemplari nel corso del 2021, servono 81 mila dollari.
A questa moto, la cui realizzazione avviene a mano in 90 giorni, ne seguiranno almeno altre due serie, la Curtiss The Two e la Curtiss The Three, la cui presentazione dovrebbe avvenire, rispettivamente, nel 2022 e nel 2023, con caratteristiche e prezzi al momento non ancora svelati.