Eifelland E21, la monoposto uscita dalla “matita futurista” di Luigi Colani
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Il Campionato mondiale di Formula Uno del 1972 vide ai nastri di partenza una nuovo team che schierò una della vetture più avveniristiche che la F1 può annoverare nella sua lunga storia di Grand Prix: la Eifelland E21. Il pilota scelto per questa avventura fu il tedesco Rolf Stommelen. Il team e la vettura facevano invece riferimento a Günther Hennerici e all’azienda tedesca di produzione di roulotte di cui era proprietario. Hennerici interpretò il progetto Eifelland F1 come una grande possibilità per pubblicizzare il suo prodotto. Il nome Eifelland fu scelto prendendo spunto dall’altopiano dell’Eifel, nella Germania occidentale dove Hennerici era nato e nel cui comprensorio trova sede anche il circuito del Nürburgring.
L’auto basata su una March 721 di Formula Uno, fu oggetto di un importante rivisitazione da parte del designer tedesco Luigi Colani il quale applicò alla forme aerodinamiche il suo tipico stile progettuale incentrato su linee morbide ed arrotondate.
“La terra è rotonda, la sua orbita ellittica, quindi perché questa ossessione creativa e conservatrice con linee rette?”.
La caratteristica principale che differenziava la E21 da tutte le Formula1 dell’epoca, dotate di grandi periscopi per il raffreddamento del vano motore, era rappresentata da una grande presa d’aria a forma ellittica posta davanti all’abitacolo, il cui scopo era quello di ridurre la resistenza all’avanzamento determinata dalla massa e dal volume dei periscopi, e nello stesso tempo riuscire a convogliare il necessario e medesimo flusso d’aria per raffreddamento del vano motore.
Sempre a fini di riduzione di resistenza aerodinamica, un singolo specchietto retrovisore era montato su un piloncino di fronte al pilota.
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Per via delle sue forme ovoidali e inconsuete, la creatura di Colani venne ribattezzata “The Whale”: la balena
Nei primi test in pista, la macchina si dimostrò abbastanza veloce, tuttavia emerse che il design avveniristico non consentiva di ottenere il giusto livello di carico aerodinamico nonostante una vistosissima ala posteriore. A questi guai si aggiunsero anche quelli legati alle difficoltà di raffreddamento, innescate proprio dalle generose dimensioni delle superfici alari, e di conseguenza vennero apportate delle modifiche in corso d’opera che cambiarono un po’ la fisionomia dell’avveniristica carrozzeria.
I risultati ottenuti in pista dalla Eiffelland E21 non furono comunque entusiasmanti, tanto da non riuscire a raccogliere nemmeno un punto in otto partecipazioni iridate seppur con al volante il valido Rolf Stommelen.
Ma fu proprio il contesto in cui vide la luce l’idea di questa monoposto a farla ricordare ancora oggi come uno dei tentativi più stravaganti di mettere in pratica ardite idee di design.
Caratteristiche tecniche
Modello: Eiffeland E21
Telaio: Monoscocca in alluminio
Motore: Ford Cosworth DFV V8 con bancate a 90° da 2.993 cc con 450 CV a 10.800 giri/min
Trasmissione: Cambio manuale a cinque marce Hewland FG 400
Passo: 2438 mm.
Crediti: @francolazzarato / @Wikipedia