Il tre volte campione del mondo di Vienna sarebbe orgoglioso del regalo di Gordon Murray. L’ingegnere sudafricano ha esibito la sua ultima creatura nella giornata di lunedì 22 febbraio, giorno del 72° compleanno dell’austriaco, deceduto per un problema ai reni nel 2019.
Gli amanti della tecnica della F1 ricorderanno la Brabham BT46B, una delle monoposto più iconiche della storia, progettata da Gordon Murray e caratterizzata da una ventola di estrazione aerodinamica posteriore, proprio come la T.50. La versione B della monoposto del 1978 fu soprannominata per l’appunto Fan car (“auto ventola”).
Riguardo alle prime prove con la BT46B, Niki Lauda dichiarò: “Accendemmo la vettura e appena si mise in moto la ventola, da ferma, la vedemmo accucciarsi da sola, comprimendo le molle e di parecchio. Provandola successivamente in pista aveva un effetto suolo pazzesco e mi veniva da vomitare, perché in curva reggeva enormi forze G. (…). Ai test prima del GP di Anderstorp in Svezia, vedemmo che con la vettura scarica davamo dieci, quindici secondi al giro ai nostri principali avversari, ovvio i tempi furono fatti rimanere segreti. Gordon Murray quindi ci ordinò in qualifica di girare con la vettura piena fino all’orlo, ma ottenemmo il secondo e il terzo posto in griglia“.
La sinfonia del V12 aspirato
Non pago delle incredibili prestazioni della versione stradale, Gordon Murray, sulla T.50s Niki Lauda, ha aumentato la potenza e abbassato il peso della vettura. Il motore V12 aspirato della Cosworth da 3.9 litri è passato da 663 a 735 CV, mentre la massa complessiva è scesa da 986 ad appena 852 kg. Perfezionata in diversi dettagli come l’aspirazione, lo scarico di Inconel e la trasmissione, che abbandona il cambio manuale per un sequenziale a sei marce. L’impianto frenante della T.50s Niki Lauda presenta un sistema di raffreddamento ancora più performante. L’aerodinamica è da F1, con una deportanza fino a 1.500 kg.

“Concepita, progettata e realizzata per offrire una spettacolare esperienza di guida in pista”
Gordon Murray ha dichiarato: “La T.50s è intitolata a Niki per commemorare la sua famosa vittoria con la BT46B nel GP di Svezia del 1978. Niki era un grande pilota ed anche un buon amico, ed è per questo che abbiamo voluto presentare la T.50s Niki Lauda il giorno del suo compleanno. Lui avrebbe apprezzato l’innovazione e i dettagli ingegneristici della nostra macchina“.
Saranno prodotti un totale di 25 esemplari della U T.50s Niki Lauda. Uno per ogni vittoria delle auto del progettista in F1. Con nomi di telaio dedicati: il primo sarà Kyalami 1974. I proprietari, inoltre, avranno il piacere di una messa a punto personalizzata. La produzione della macchina ‘track-day’ da 3,6 milioni di euro (tasse escluse) inizierà nel gennaio 2023 dopo che le 100 versioni stradali saranno già state consegnate.

“Ogni auto porterà avrà una sua storia, essendo legata alla vittoria di un GP. La T.50s è ispirata dal mio amore per il motorsport, quindi mi è sembrato logico creare questa connessione speciale alle gare storiche del passato“, ha annunciato Murray.

La lunghezza delle marce è personalizzabile, a seconda dei circuiti. Per questo la velocità massima varia 272 ai 336 km/h, ma secondo Murray l’auto nasce con altri scopi. “Non abbiamo alcun interesse a raggiungere record sul giro o fare un’astronave iper-tirata e iper-ribassata a spese del coinvolgimento del pilota“, ha chiosato il genio sudafricano.